sabato 8 ottobre 2011

Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli


Implacabile e lento è il Signore nel colpire i malvagi, che mai possono dormire sicuri, certi che tosto o tardi il castigo divino li incenerirà; altrettanto implacabile, ma ben più rapido, è nel colpire i buoni che deviano dalla Sua strada, affinché prontamente vi tornino.
Grazie, Signore, per averci inviato il Tuo monito prima che troppo ci allontanassimo da Te.
Rimessi in cammino alla volta di S. Ezechiele, presto ci imbattemmo in una squadra di individui armati di tutto punto, dotati financo di un mezzo cingolato e di una jeep armata di pesante mitragliatrice: non era possibile sbagliarsi, si doveva trattare di una squadra di Cacciatori di Morti, di quelli veri ed efficienti, molto lontani da colui che avevamo accolto fra le nostre fila. Cacciatori, per intenderci, usi più a inseguire i cadaveri che non le vive.
Attirati dalla naturale solidarietà fra i vivi (cui la Grazia infonde umanità, se non vengono posseduti dal Demonio), e in second'ordine da un delizioso odore di caffè, ci avvicinammo. Subito ci si parò davanti un uomo di colore alto e robusto, dapprima minaccioso, ma presto disponibile, specie dopo l'arrivo del suo capo, un altro omaccione scuro, dall'accento americano: si trattava di King, e quella era la sua celeberrima banda di Cacciatori.
Dopo averci accolto fra loro, King ci spiegò che erano lì per ripulire, dietro lauta ricompensa papale, due paesi lì presso dai Morti. Due paesi che ci dividevano da S. Ezechiele, per cui fu presto trovata l'intesa: noi li avremmo aiutati nella loro opera, loro ci avrebbero garantito copertura. Io subito proposi di suggellare l'accordo e propiziarsi il Cielo per la battaglia attraverso una notte di raccoglimento e preghiera.
Ed ecco la Deviazione! Ecco che tutti si discostarono dal Retto Cammino! Sta scritto:
"Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe”
Così, il mio Santo proposito fu oggetto di scherno, anzi gli scellerati arrivarono a minacciarmi con pistole, affinché non continuassi con le mie incitazioni, evidentemente perché sapevano che ciò sarebbe stato giusto e la coscienza rimordeva loro. Ma io scossi la polvere dalle mie suole, e mi ritirai in preghiera solitaria, mentre al campo gli scellerati si dilettavano in passatempi da osteria. Vent-Otto fu anche umiliato da King in una oscena competizione basata su quella che considerava la prima delle sue virtù.
Ma le pecore smarrite non sapevano che così preparavano la loro rovina.
La Rovina che si sarebbe realizzata per la loro stessa mano.

L'indomani attaccammo il paese di San Terenzio. Eravamo schierati in posizione favorevole, in attesa dei Morti che, come previsto, uscirono dal villaggio barcollando lenti verso di noi, in posizione ideale per essere falcidiate dalle mitragliatrici dei cacciatori. Ma ecco l'imprevisto: due Feroces, un bimbo e un mastino, si precipitarono rapidissimi verso di noi. Il bambino ci fu addosso prima che potessimo girare le mitragliatrici, ma gli Agnus Dei e Liberanosamalo posero rapidamente fine alla sua corsa eterna.
A questo punto, Dio decise di castigare i peccatori, armando la mano empia di Vent-Otto, che ebbe l'idea di gettare una bomba a frammentazione radente il carro armato, in direzione dei morti. Ed ecco, la mano divina fece aprire un portello del mezzo corazzato, la bomba vi urtò contro, rimbalzò fra di noi, esplose.
“Fratello” Gioacchino si gettò di lato, ma nell'impatto il braccio destro si ruppe; Vent-Otto riportò gravi ferite alla gamba; uno dei cacciatori perse completamente una gamba, diversi furono feriti. Il Signore volle salvare solo me e Fratello Celestino, che la sera primo Lo avevamo ricordato: mi difese con il tronco di un albero, mentre Liberanosamalo fu il riparo del mio confratello. Certo, si ruppe, ma le armi, almeno, si possono riparare.
Alcuni Morti ci erano addosso, noi eravamo ridotti a mal partito, ma il Signore, nella sua infinita generosità, volle concederci un'altra opportunità, e riuscimmo così ad eliminare i cadaveri che erano giunti sino a noi.
Non facile fu aiutare gli esseri umani: “fratello” Gioacchino fece, credo, del suo meglio, ma dovette amputare la gamba del cacciatore di morti, Vent-Otto probabilmente rimarrà zoppo per sempre ed io stesso, morso da un Morto nella colluttazione finale, fui ad un passo dall'infezione.
Quella sera, anche Fratello Celestino mi fu d'aiuto nel convincere tutti a pregare, e infatti il giorno dopo prendemmo il successivo paese, Sant’Elisa, senza particolari difficoltà, e perfino una bomba lanciata da Vent-Otto colpì nel segno.
La cattura del villaggio fu, anzi, fortunata per noi, giacché vi trovammo quel che restava dell'uomo in moto che ci sfuggiva da Firenze: il suo zaino, per metà immerso in acqua. Tutti i preziosi ivi contenuti ci furono requisiti da King, a parziale compenso dei danni da noi (ossia da Vent-Otto) provocati: egli non sapeva, o fingeva di ignorare, che quei danni erano stati causati anche dalla sua mancanza di fede. Ciò che rimaneva nello zaino era però prezioso per la nostra indagine: una maschera demoniaca, un gemello con il simbolo del serpente, la copia della Pseudomonarchia dei Demoni trafugata dalla casa di Olmi (purtroppo in gran parte illeggibile a causa del contatto con l'acqua), e infine i documenti dell'uomo, che lo identificavano come Adolfo Micheli.
Per la sera ci accampammo lì, in modo da rifocillarci e curarci prima di ripartire per S. Ezechiele. Eravamo ancora feriti, ma non potevamo attendere troppo: era già il 2 novembre, e S. Renato si avvicina.
Spero almeno che questi funesti accadimenti ci servano da monito per il futuro a non deviare dalla Santa via della Fede.

3 commenti:

  1. stasera pubblico il post verità del Ghigno!!!

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  2. So che passerò per poco timorato di dio, ma mi son fatto crasse risate a leggermi la narrazione della giusta punizione accaduta agli scellerati per mezzo di incauta granata.
    Siete uno spettacolo fatto blog!!!

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  3. Il fatto è che quando i tarocchi negativi saltano fuori è bello descrivere le scene!!! Il ghigno ha fallito il lancio con un bel fante, poi nel tiro fortuna si è pescato: torre, diavolo e morte... quindi!!!

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