giovedì 6 giugno 2019

Rapporto n°1

                                                                                                    Vicus Novus, 12 Marzo 1957

Vostra Eminenza,
Un primo contatto con il gruppo assegnatomi è stato stabilito.
Padre Tommaso sembra molto devoto e allo stesso tempo intransigente, ha richiesto delle credenziali di un neonato di pochi mesi prima di imporgli una benedizione. Fronteggiando gli abomini che abbiamo incontrato si è rivelato risoluto ed efficace, riportando all’ordine Fratello Emilio che nonostante la grossa stazza e il suo continuo vantarsi della potenza della sua mazza (arma che, peraltro, nemmeno brandisce), è scappato frignando come la più tenera delle Novizie.
Riguardo a quest’ultimo, nutro molte perplessità. E’ sicuramente un soggetto instabile, alla continua ricerca di attenzioni da parte del genere femminile, facilmente corruttibile dal Demonio e dalle sue tentazioni, ammesso che già non lo sia. Egli reca con sé un sinistro pupazzo con cui parla e che tratta come se fosse una persona reale. Se la corruzione dovesse rendersi manifesta, confido nell’intransigenza dell’Inquisitore, che ha già manifestato un certo biasimo per questi atteggiamenti, nel riportare il soggetto sulla Retta Via.
Il notaio Mauro è sembrato più interessato alla compilazione del suo quaderno che ad approfondire chi fossi o da dove venissi. In combattimento si è rivelato sorprendentemente letale, nonostante le scarse facoltà visive. Subisce un particolare fascino da libri e documenti ufficiali.
Fratello Guglielmo è il soggetto più difficile, si è rivelato coraggioso in battaglia, anche se poco efficace, nonostante le dimensioni. Tuttavia, egli ha manifestato moltissima diffidenza non solo nei miei confronti, ma anche nei confronti della missione e di Vostra Eminenza stessa.


Vostra Umile Servitrice

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