lunedì 18 marzo 2019

Baracca - La leggenda -


PARTE 2


Caro Gioffredo, cosa pensi del nostro gruppo. Hai visto c’è anche una lavapiatti. Non ha con se neanche una cucina da campo. Chissà come farà a preparaci cena? Magari è con noi perché ha sentito voci del nostro  nuovo progetto  del convento della Rasata in Piemonte ? Bello avere fratello Guglielmo al nostro fianco. Lo so piace anche a te è simpatico. Ti sento ridere nello zaino quando scherzo con lui. L’inquisitore sembra un tosto burocrate, ma una mezza sega in azione, peggio di lui solo il suo chierichetto…. Dice di essere il notaio… ma è cecato come una talpa… chissà cosa nota. Ringrazio di avere te e Guglielmo a coprirmi le spalle.
Caro Gioffredo, la ferita ora mi duole. Meglio che dorma, domani staro meglio. Sono tosto io. Poi non posso morire pensa a quante donne tristi … hai visto come mi guardava quella donna altolocata torinese l’altro giorno e poi quella suoretta nel pomeriggio. Oggi comunque ho scavalcato una palizzata insormontabile, studiato un piano perfetto, fatto scappare un inquisitore folle, fatto esplodere un palco, salvato un popolo, devastato un morto, portato sani e salvi l’inquisitore e il chierichetto (tra tutte forse l’impresa più difficile). Solo con te  e Guglielmo tutto questo è stato possibile. Grazie di esistere.

2 commenti:

  1. Che parole colme di poesia...
    Quante imprese ardite e mirabolanti in un giorno solo...

    Eppure per noi che lo conosciamo sappiamo che tutto ciò per LUI è la normalità!

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  2. Bello sentire tali parole riesci a commuvere uno tosto come Baracca

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