domenica 11 marzo 2012

Malta beach e il nemico che non ti aspetti


Quei pochi morti che ci avevano attaccato, benché feroci, non erano che una prima avvisaglia di quanto avremmo trovato sul suolo di Malta. Quando quelle fighette dei Templari hanno liberato il suolo italico dai morti avranno fatto anche un egregio e meritevole lavoro, ma scommetto che non trovavano simili difficoltà: morti e vivi che combattono assieme contro di te. Ci vogliono eroi, veri italiani in questi casi.
Avevamo appena fatto a brandelli i morti che ci avevano abbordato, quando cominciarono i cannoneggiamenti. E già questo puzzava: i morti, anche quelli cattivi, attaccano, graffiano, mordono, sbranano, a volte usano l'arma bianca, ma non cannoneggiano, e se li tieni a distanza puoi farli a pezzi serenamente. I vivi, invece, ti attaccano da lontano. Oppure lo fanno quei morti quasi leggendari, che nessuno vorrebbe mai incontrare.
E anche i morti normali non sono semplici da incontrare.

Ad ogni modo, dall'isola ci cannoneggiavano, e nonostante la nebbia anche con una certa precisione: un colpo fortunato, anzi, centrò in pieno la poppa, causando diverse vittime e, tra l'altro, colando a picco il segnalatore con il quale avremmo dovuto, entro dieci ore, segnalare ai nostri compagni ancora al largo di non cannoneggiarci. Un bel problema. Ora diventava vitale prendere la piccola fortezza: solo da lassù, sosteneva Ruggiero, avremmo potuto segnalare la nostra posizione con bandiere, non appena si sarebbe diradata la nebbia.

Calammo le scialuppe, e fui io che, forte del mio istinto di veneziano, le guidai sicuro alla costa. Sbarcammo, e già si stava preparando il comitato d'accoglienza: uno stuolo di morti avanzava davanti, desideroso di calmare la grande fame dei defunti, e nel frattempo dai lati dei soldati inglesi ci sparavano addosso.
Sapevo che questa razza d'Albione fosse infingarda e debole, ma non pensavo che fossero così abbietti da allearsi con i morti, con coloro che si nutrono di carne umana. Non tutti, del resto, hanno l'italica forza, e, ad essere obiettivi, qualcosa non andava: i morti che avanzavano verso di noi erano molto più vicini agli inglesi, quindi agivano in barba all'istinto che porta tutti i morti ad attaccare il vivo più vicino.
Chiaro come il sole che c'entrava l' “emissario di Satana”, come lo chiamava Fra Novella. O un morto dei peggiori, come traduciamo noi – lontano dalle orecchie degli Inquisitori.

Io, Ruggiero e altri intrepidi ci siamo gettati nella mischia, a spaccare un po' di membra a quei morti, mentre le pallottole dei soldati vivi fischiavano attorno e – qualche volta – aprivano fiori rossi nelle teste di noialtri. Nel frattempo, però, Raffaello con un pugno di uomini compiva un'azione aggirante, e quando Fratello Raffaello, fra i migliori della scuola Folgore, si mette a sparare da posizione favorevole, beh per chi si trova sotto tiro c'è poco da stare allegri.
In breve, prendemmo la piazza e creammo una testa di ponte sull'isola. Per aggiunta, avevamo catturato vivi alcuni prigionieri, uno dei quali ci rivelò che vivi e morti vivevano fianco a fianco sotto la guida del Colonnello inglese, o meglio del suo cadavere senziente e dotato di enormi poteri. Non erano, però, moltissimi: centocinquanta circa, una truppa alla nostra portata, e solo alcuni nella rocca vicino a noi.
Fu Fratello Raffaello a mettere fine alle pene terrene del prigioniero, al grido di “sono contro la violenza”, chiosato da un colpo di pistola in piena faccia. Non male, visto che l'alternativa era seppellirlo nella sabbia con la sola testa fuori, in attesa dell'alta marea (pessima idea, quando uccidi qualcuno è sempre meglio essere presente alla morte per farlo a brandelli, se poi devi tenere il posto).
La fortezza era unita alla terraferma solo da uno stretto ponte, che però, come verificammo, non era minato ed era abbastanza mal difeso: in breve, con la copertura dei mortai che mise in fuga i difensori, arrivammo alla porta della fortezza, l'aprimmo e...ci si parò davanti la vera difesa.

Un gigante. Una sorta di Ruggiero(Celestino si addice di più) in armatura da Ospitaliere, però morto e diventato un Atrox. Nonostante il ferro, si muoveva con estrema agilità, e fracassava crani ed elmetti con facilità impressionante. Provammo a sparargli, ma era inutile: alla fine, capimmo che dai capi la truppa si aspettava l'atto eroico, così io, Fratello Ruggiero e Fratello Raffaello ci gettammo nella mischia all'arma bianca, mentre gli altri parte avanzavano e prendevano la rocca senza incontrare altri grossi ostacoli, parte ci rifornivano di spade, dopo le che le nostre (ben tre!) rimanevano piantate nel mostruoso Ospitaliere, senza minimamente infastidirlo.
Alla fine, ringraziando il fabbro che aveva forgiato le nostre armature e l'arrivo di Fratello Giocondo, riuscimmo ad avere la meglio del mostro, riportando ferite in fondo lievi.
La piccola fortezza era nostra.

Rimaneva quella più grande, dove si nascondeva il Colonnello con il grosso della truppa.

7 commenti:

  1. Sì però mi aspettavo un racconto dello scontro con l'Atrox ospitaliere più dettagliato... è durato 20 minuti...
    Attendo il resoconto di Alex nelle: "Le Imprese di Ruggiero" ;-)

    RispondiElimina
  2. Oh, per noi è stata poco più di una bagatella, di una scazzottata fra amici.

    RispondiElimina
  3. Caspita Jacopo ti sei calato nella parte: sembra di sentire i vecchi resoconti di guerra trasmessi per radio al tempo del regime, lo stile è quello, con frasi del tipo "La canaglia Anglo-Non morta è stata punita dall'italico manganello del Sanctum Imperium" oppure "Presto il vile Colonnello conoscerà il sapore dell'olio di ricino benedetto!" Adesso attendo il resoconto di Ruggiero per sentire che stile utilizzerà lui!

    RispondiElimina
  4. Mr Mist, posso usare "La canaglia Anglo-Non morta è stata punita dall'italico manganello del Sanctum Imperium" nel prossimo post, vero? E' fantastica e...in generale mi hai dato un bello spunto sulla strada da seguire! :)
    Del resto, Orlando è un ex fascista, ma non tanto perché abbia mai creduto nel regime, quanto perché farebbe qualsiasi cosa per accrescere l'italica gloria! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma certo che puoi Jacopo mi fa molto piacere! Anzi se hai Sky sui canali History ci sono molto spesso documentari sulla II Guerra Mondiale (WWII), lì capita spesso di beccare dei filmati propagandistici dell'epoca con cui ti puoi ispirare, ed il tenore è proprio simile a quello delle frasi che ho scritto (e che il tuo post mi ha fatto tornare in mente) a volte sono persino quasi esilaranti, anche se in quel periodo c'era poco da ridere. Quanto ad Orlando, Raffaello, Giocondo e Ruggiero presto grazie ai vostri post potrò conoscerli meglio e capire molto delle loro idee e motivazioni, anche se poi quando pensi di conoscere bene qualcuno succede qualcosa che ti fa cambiare decisamente idea (vedi Celestino)!

      Elimina
  5. Questo Orlando durerà poco...peccato!!!

    RispondiElimina
  6. Sto aspettando che la giornata finisca per scrivere il "diario" del Ruggio, ma sinceramente devo consultare il nostro illustre cartomante per definire alcuni tratti del carattere del personaggio. Con Celestino mi sono divertito molto a creare una situazione dove da integerrimo uomo di fede, man mano le situazioni che affrontava accrescevano i suoi dubbi sulla fede e la chiesa ed il suo "tormento" scaturiva nel tradimento finale. L'unica cosa che so di sicuro è che il personaggio è di origine romane, quindi mi sbizzarrerò ad utilizzare la classica espressività dei romani!

    RispondiElimina