giovedì 25 aprile 2019

"Senza Santi non si va in paradiso"


Siccome era quasi l’una, decidemmo di requisire la zuppa come preda di guerra, ma prima di consumarla mandai i due Ospitalieri a recuperare Ventura: questa volta, fu fratello Emilio a ruzzolare dalle scale, ma almeno uno dei due resta sempre in piedi e così il fuggitivo fu catturato. A dire il vero, il Ventura era terrorizzato: si era nascosto lì non per paura della legge, ma della “Morte Bianca”, una imprecisata minaccia di cui aveva parlato Pannacci.
Finita la zuppa e assolto il Masiero, affidammo ai due excubitores vicinovesi il compito di consegnare il Ventura alla Guidotti e, così liberatici di loro, ci incamminammo verso la Chiesa di S. Maria Annunziata di None, dove speravamo di trovare Toaff.
Uscendo dal paese, trovammo il posto di controllo dove erano stati avvistati, nei giorni precedenti, due uomini in fuga: ne approfittammo per interrogare gli agenti lì in servizio, che sfortunatamente non erano quelli che avevano assistito al fatto. A passare, comunque, erano stati un uomo enorme e uno di dimensioni normali; un agente giurava di aver colpito l’uomo enorme, ma senza effetto.



Tavola di Simone Delladio
Basato sull'avventura di Nicolò Spiriti

Nessun commento:

Posta un commento