
Intanto, il Capitano era arrivato alla finestra, ma non fece
in tempo a fare nulla: una furia, una vecchia donna oramai morta ma
straordinariamente veloce lo colpì alla spalla, facendogli cadere la bomba e
gettandolo al suolo. La morta avrebbe potuto finirlo, invece rientrò in casa e
dopo un istante ne uscì, precipitandosi a velocità impressionante verso me e
Joe. Io rimasi un istante interdetto dalla mostruosità dell'essere: un istante
di troppo, perché quella
cosa percorse in un amen la distanza di venti metri
e mi fu addosso, assestandomi un colpo tale da spezzare di netto l'elmetto e
proiettandomi contro un albero, stordito e con la testa che perdeva sangue
copioso (Tiro distanza dalla morte passato alla prima estrazione, con Joe che
aveva appena finito di dire:” Vediamo il tuo dio adesso”).
Che stavano facendo gli altri? Io e Joe da soli non avevamo
speranza. Il Capitano aveva pensato bene di disinteressarsi alla questione e di
entrare nella casa dove, come scoprimmo in seguito, finì i due moribondi da me
colpiti, più un terzo individuo e si intrattenne a consolare la fanciulla
prigioniera.
Il pagano, invece, dopo aver sistemato alla bell'e meglio la
gamba di Kartoffen, si era appostato a venti metri da noi e, vedendoci in
difficoltà, si mosse per raggiungerci. Il crucco, invece, era rimasto a fare a
pezzi i due primi colpiti sul sentiero, prima che si risvegliassero, con il
tomahawk che l'indiano gli aveva consegnato con mille raccomandazioni di cura.
Vedendo la cosa in corpo a corpo con Joe, sentendosi incapace di raggiungerlo
in tempi brevi date le ancora preoccupanti condizioni della gamba, penso bene
di scagliare in nostra direzione l'ascia da guerra indiana.

Ecco che accadde l'imprevisto: il pagano si trovava sulla
traiettoria, prese al volo il tomahawk, e divenne come indemoniato, gli occhi
di bragia, un filo di bava dalla bocca, incapace di emettere versi più che
ferini. Incuteva paura quasi quanto la cosa che ci aveva aggredito e che già
aveva ferito anche Joe. L'arrivo del pagano, che mulinava furiosamente la sua
ascia, cambiò la situazione: la morta era incalzata dall'indiano, dalla mia
spada, dal machete di Joe, e in breve tempo perse la testa e un braccio. Ma non
smetteva di attaccare, furiosa.
Aveva però colpito, insieme all'inguine di Joe, anche la
borraccia nella quale era tenuta della benzina, della quale si sparse. Joe
smise di colpire con il machete, e gettò il sigaro acceso sulla morta: un gran
fuoco purificatore pose fine alla sua scellerata esistenza.
Ehi prete, il capitano era in condizioni pessime e lontano anni luce! Non distorciamo gli accadimenti a nostro uso e consumo! Lazzarone! Ahahahahahahahahah
RispondiEliminae poi era il più vicino alla donna...
EliminaBeh adesso non faccia il modesto Capitano! Lei si è dovuto prodigare affinchè una povera fanciulla si riprendesse dal trauma degli eventi cui era stata sottoposta! XD
RispondiEliminainfatti devi vedere come si prodigava!!!
EliminaMr. Mist, lei è sempre molto sagace! Questa fanciulla nuda e legata sul tavolo, "ovviamente" necessitava di un'intervento immediato e funzionale! In più ho ucciso un sacco di gente la dentro! :D
Eliminavedo che ritornano le foto delle donnine svestite per attirare l'attenzione di nuovi lettori :)
RispondiEliminaNeanche quelli affezionati disdegnano, e poi sono funzionali ad per aumentare l'immersione, certo!
RispondiEliminacome si dice: "una bella immagine vale più di mille parole..."
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