giovedì 3 ottobre 2013

Scontro con l'Atrox di nonna Amelia



Intanto, il Capitano era arrivato alla finestra, ma non fece in tempo a fare nulla: una furia, una vecchia donna oramai morta ma straordinariamente veloce lo colpì alla spalla, facendogli cadere la bomba e gettandolo al suolo. La morta avrebbe potuto finirlo, invece rientrò in casa e dopo un istante ne uscì, precipitandosi a velocità impressionante verso me e Joe. Io rimasi un istante interdetto dalla mostruosità dell'essere: un istante di troppo, perché quella cosa percorse in un amen la distanza di venti metri e mi fu addosso, assestandomi un colpo tale da spezzare di netto l'elmetto e proiettandomi contro un albero, stordito e con la testa che perdeva sangue copioso (Tiro distanza dalla morte passato alla prima estrazione, con Joe che aveva appena finito di dire:” Vediamo il tuo dio adesso”).

Che stavano facendo gli altri? Io e Joe da soli non avevamo speranza. Il Capitano aveva pensato bene di disinteressarsi alla questione e di entrare nella casa dove, come scoprimmo in seguito, finì i due moribondi da me colpiti, più un terzo individuo e si intrattenne a consolare la fanciulla prigioniera.
Il pagano, invece, dopo aver sistemato alla bell'e meglio la gamba di Kartoffen, si era appostato a venti metri da noi e, vedendoci in difficoltà, si mosse per raggiungerci. Il crucco, invece, era rimasto a fare a pezzi i due primi colpiti sul sentiero, prima che si risvegliassero, con il tomahawk che l'indiano gli aveva consegnato con mille raccomandazioni di cura. Vedendo la cosa in corpo a corpo con Joe, sentendosi incapace di raggiungerlo in tempi brevi date le ancora preoccupanti condizioni della gamba, penso bene di scagliare in nostra direzione l'ascia da guerra indiana.
Ecco che accadde l'imprevisto: il pagano si trovava sulla traiettoria, prese al volo il tomahawk, e divenne come indemoniato, gli occhi di bragia, un filo di bava dalla bocca, incapace di emettere versi più che ferini. Incuteva paura quasi quanto la cosa che ci aveva aggredito e che già aveva ferito anche Joe. L'arrivo del pagano, che mulinava furiosamente la sua ascia, cambiò la situazione: la morta era incalzata dall'indiano, dalla mia spada, dal machete di Joe, e in breve tempo perse la testa e un braccio. Ma non smetteva di attaccare, furiosa.
Aveva però colpito, insieme all'inguine di Joe, anche la borraccia nella quale era tenuta della benzina, della quale si sparse. Joe smise di colpire con il machete, e gettò il sigaro acceso sulla morta: un gran fuoco purificatore pose fine alla sua scellerata esistenza.

8 commenti:

  1. Ehi prete, il capitano era in condizioni pessime e lontano anni luce! Non distorciamo gli accadimenti a nostro uso e consumo! Lazzarone! Ahahahahahahahahah

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  2. Beh adesso non faccia il modesto Capitano! Lei si è dovuto prodigare affinchè una povera fanciulla si riprendesse dal trauma degli eventi cui era stata sottoposta! XD

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    1. infatti devi vedere come si prodigava!!!

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    2. Mr. Mist, lei è sempre molto sagace! Questa fanciulla nuda e legata sul tavolo, "ovviamente" necessitava di un'intervento immediato e funzionale! In più ho ucciso un sacco di gente la dentro! :D

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  3. vedo che ritornano le foto delle donnine svestite per attirare l'attenzione di nuovi lettori :)

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  4. Neanche quelli affezionati disdegnano, e poi sono funzionali ad per aumentare l'immersione, certo!

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  5. come si dice: "una bella immagine vale più di mille parole..."

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