lunedì 8 ottobre 2012

La baia di Suda


Il viaggio per Creta, con una galeazza e due galee sotto la guida spirituale mia e militare di Fratello Ruggero, fu funestato dall'attacco, in pieno Egeo, di alcune creature, simili a sirene, che divorarono due soldati e fuggirono in mare, senza che ci fosse possibile controbattere. Così il Signore volle avvertirci di quanto siamo precari sul questa terra.
Ci avvicinammo a Creta da sud, presso il porto di Suda, dove ancora si trovano i relitti delle navi inglese affondate dalla X Mas, in un giorno che ancora alcuni degli Ospitalieri, già membri della X Mas, ricordano con orgoglio. Sapevamo, infatti, che il grosso dei nemici, i crudeli pirati Turchi capitanati da un sedicente emulo di Uluch Alì Pascià, che vorrebbe farsi passare per il redivivo antico generale, ma che ha dimostrato di aver raziocinio in più battaglie, avevano preso sede a nord, presso l'isola fortezza di Spinalonga.
Devo riconoscere che in questo frangente Fratello Giocondo dimostrò che, se era carente a fede, non lo era quanto ad audacia. Mentre le nostre navi entravano nella rada, un cecchino, nascosto nel relitto di una petroliera, cominciò a bersagliarci, con grande precisione. Il nostro fuoco di risposta non riusciva a stanarlo, e aveva già ucciso tre dei nostri – prontamente fatti a pezzi dai commilitoni – quando Fratello Giocondo si gettò dalla nave; raggiunse a nuoto la petroliera senza essere notato dal cecchino, distratto dal Signore e un poco anche dal fitto fuoco di copertura; si arrampicò sulla paratia della petroliera, cadendo solo tre volte; gettò una bomba nell'oblò dietro al quale si nascondeva il cecchino.
L'effetto su devastante, e solo perché Iddio vigila su di noi non ebbe effetti nefasti: la petroliera, che ancora conteneva residui del  materiale combustibile, prese fuoco. Parte di essa esplose in gran fragore, e se Fratello Gocondo si era rituffato in acqua e riuscì ad evitare conseguenze, una grossa scheggia quasi colpì la galea dove avevamo la Santa Barbara.

La via dello sbarco a Creta, però, era, almeno in apparenza, libera.

6 commenti:

  1. ...e domani vi pubblico il post del comandante Baracca, preparatevi!!!

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  2. Non si è mai abbastanza pronti per i post del Comandante Baracca!

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  3. Oddio ancora la volpe dell'Adriatico! Ma adesso siamo nello Ionio!

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  4. Che dico Egeo! (Si vede che in geografia ero un asino)

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  5. Siamo in ottime mani! Mi piace anche l'idea di mettere tutti gli esplosivi su una sola nave - che non sia la mia!

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  6. Nessuno nei post ha però riportato il siparietto del "segna" - "scancella"! Uno si impegna così tanto nel fare terrorismo psicologico...

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