Oh follia e vanagloria degli uomini! Il palazzo del Louvre,
già simbolo di sfarzo e potere terreno, si stagliava davanti a noi, fortemente
danneggiato dai bombardamenti, perché i superbi saranno umiliati e gli umili
esaltati! L'antica reggia versava in uno stato così pessimo che era impossibile
stabilire a prima vista se l'ala dei Fiamminghi del Cinquecento sarebbe stata
accessibile, per non parlare della Gioconda, per ammirare la quale avevamo
addirittura portato un taglierino.
L'edificio sembrava deserto, anche se sapevamo benissimo che
non lo era, e udimmo anzi un inquietante suono simile ad un miagolio. Tutti si
chiesero cosa potesse essere: io ipotizzai che potesse trattarsi di un gatto,
ma la mia idea fu rigettata come fantasiosa.
Si riaccese una discussione: da dove entrare? Kartoffen sconsigliava
l'entrata principale: “Potremmo usare una presa d'aria”, suggeriva
l'accorto stratega. Il Capitano, ancora più accorto, gli fece notare che
palazzo grande non significa prese d'aria in proporzione, e che del resto
Kartoffen si era dimostrato troppo grosso per entrare in un carro armato,
figuriamoci in una presa d'aria.
Di fatto, i francesi si erano dimostrati abbastanza furbi da
non usare per accumulare inestimabili tesori d'arte un palazzo con prese d'aria
abbastanza grandi da far passare un uomo, così entrammo dalla porta principale,
dopo aver schierato l'intera truppa dei disertori tedeschi nascosti nei
dintorni e pronti a coprire col fuoco un'eventuale ritirata. Solo il sergente
venne con noi.
Superammo senza problemi (e senza pagare) la biglietteria, e
appena entrati nell'atrio notammo che le vie d'accesso al piano superiore erano
bloccate dalle macerie. Stavamo valutando se optare per l'ala dei reperti
mesopotamici o per quella dei gioielli (con una netta inclinazione per questi
ultimi), quando Kartoffen stupì tutti inginocchiandosi e cominciando a
omaggiare un certo “Imperatore”, implorandolo di mostrarsi.
A dire il vero, per il momento si rivelò solo uno di quei
cadaveri nazisti, che fulmineo uscì dall'ombra e ferì Kartoffen alla spalla. L'avrebbe
senza dubbio massacrato, ma il nostro crucco biascicò alcune parole, ed il
mostro di fermò, come raggelato. A fatica, Kartoffen si sottrasse al fatale
abbraccio, solo per offrirsi alle nostre inquisizioni: dovette rivelare che
sapeva cos'erano quei mostri, perché aveva partecipato alle prime fasi della
loro progettazione. Erano i Reichward, macchine da guerra potentissime, ma per
fortuna conosceva un ordine per fermarli. A suo dire, non aveva ordini per
comandarli né poteva rivelarci quello di stop, perché di sicuro l'avremmo
pronunciato male. Del resto, quei Reichward in particolare parevano essere
soggetti a qualcosa di tremendo, visto come era stato tardo il mostro ad ubbidire.
Joe stava già studiando un carretto a trazione Reichward,
data la rapidità del mostro, quando si sentì un nuovo miagolio, ed il cadavere
modificato fuggì nelle profondità del museo. Pochi istanti dopo, dalle tenebre
uscirono ben diciannove Reichward, che si suddivisero in due ali attorno a noi,
lasciando fortunatamente libera la porta.
Non parevano minacciosi, ma Kartoffen ci gridò di
inginocchiarci: arrivava l'Imperatore. Ubbidimmo, ed ecco comparire...un gatto!
Un gatto che emetteva (pensate un po') dei miagolii, e che aveva sembianze poco
europee. Non sembrava pericoloso, anzi si avvicinò a noi, e più precisamente a
Kartoffen, il quale continuava ad omaggiarlo come Imperatore. Per non essere da
meno, mentre mi prostravo provai a rivolgermi a lui come a Bastet, ma sembrava
interessato solo al crucco.
I miei impavidi compari cominciarono a praticare una
notevole forma sportiva, che consisteva nel quasi impercettibile movimento di
ginocchia e di piedi che permetteva di arretrare verso la porta d'uscita quasi
senza cambiare posizione. Solo io rimanevo al fianco di Kartoffen, di fronte al
misterioso felino.
Se avevamo immaginato che il nostro buon Otto Kartoffen
avesse un piano, oltre a gridare per invocare il Signore del Louvre per
richiamarlo davanti a noi, sbagliavamo: sembrava capace solo di ripetere atti
di sottomissione all'illustre Imperatore. Improvvisamente, però, cambiò
strategia, passando da “Illustre signore” a “bel micino”, allungando la mano
per accarezzarlo. Il gatto non si dimostrò infastidito, anzi parve gradire,
solo che...staccò con un morso l'indice destro del nostro, mettendosi poi
placidamente a mangiarlo, facendo le fusa.
Anche io cominciai a praticare lo stesso esercizio dei miei
compagni, iniziando il mio moto immobile verso la porta. La bestiola sembrava
intanto gradire il dito di tedesco, così prese anche l'anulare. Kartoffen ne
sembrava felice.
Intanto, io avevo raggiunto gli altri sulla soglia del
museo, e con un balzo avremmo potuto essere fuori. La missione era stata
portata a buon termine: avevamo scoperto cosa si nascondeva al Louvre, avremmo
potuto andarcene e incassare la Jeep. Ma che sarebbe stato del nostro amico
amante dei felini? E i maestri fiamminghi del Cinquecento? Il Capitano, con la
consueta autorevolezza, allora proclamò: “Nessuno del mio gruppo resta
indietro. Però è anche vero che Kartoffen non è mai stato veramente parte del
gruppo”.
Grandoso Jacopo! Stavo ridendo come un pirla in sala d'attesa...molto folkloristica eeee...oggettiva come analisi!
RispondiElimina"per non parlare della Gioconda, per ammirare la quale avevamo addirittura portato un taglierino"...
RispondiEliminasto ridendo da un quarto d'ora! :D
Io son stato piegato dall'inchino con retromarcia fantozziana...!XD
RispondiEliminaOvviamente Jacopo da il meglio di sè, quando Kartoffen rischia la vita... ;-)
RispondiEliminaQuesto gatto è un po' inquietante... ma c'è una spiegazione?
RispondiEliminaSì, è in terre perdute se vuoi te la spoilero
EliminaTanto non giocherò mai a sine requie quindi mi interessa questa storia sull'imperatore dei gatti...
EliminaNon si tratta di un'imperatore dei gatti, bensì di una gatta mummificata all'epoca dell'antico Egitto, giunta a Parigi con altri reperti archeologici che si è risvegliata come diabolicus o addirittura Pharao, quindi dotata di poteri immensi ma in parte inconsapevole di questi. I suoi poteri le hanno permesso di prendere il controllo di un'unità di reich varg nazisti.
EliminaDecisamente pericolosa...
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