venerdì 8 luglio 2011

Sine Requie


Cos'è Sine Requie, di seguito un splendida recensione:

"Recensione a cura della tana dei goblin"

Ci troviamo in un mondo cupo e devastato, un tetro riflesso di ciò che sarebbe potuto essere se solo… i morti non si fossero messi a camminare sulla terra! Tutto questo è iniziato ad accadere dal 6 Giugno 1944, proprio mentre coraggiosi soldati americani sbarcavano in Normandia. Da allora i morti non hanno più trovato riposo (Sine Requie, appunto), ed hanno iniziato a rialzarsi per uccidere i vivi, facendoli diventare parte delle loro schiere. E non basta un semplice proiettile in testa per fermarli, sono molto, molto più duri di quello che sembra.
In seguito a questi terribili eventi, le sorti del mondo sono cambiate.
Sono passati 13 anni, e seppure i grandi dittatori sono (o sembrano) morti, in seguito a ribellioni o attentati, le cose non stanno andando bene:
il IV Reich ha il controllo assoluto della Germania, della Svizzera e di parte della Francia, compie orribili esperimenti genetici e domina ogni cosa con il pugno di ferro;
non da meno è l’Italia, ora conosciuta come Sanctum Imperium, dove la popolazione si è rifugiata sotto l’ala protettrice della chiesa che dal Giorno del Giudizio (come ha ribattezzato il giorno in cui i morti sono tornati a camminare) ha proclamato l’arrivo dell’Apocalisse ed instaurato un regime teocratico, facendo tornare la nazione quasi al medioevo per certi aspetti;
della Russia si sa poco, tranne che la popolazione impaurita si è rifugiata in gigantesche città di metallo ed ha sviluppato grandi invenzioni meccaniche, fino a riuscire a fondere uomo e macchina in alcuni terrificanti casi;
tutte le restanti zone europee sono definite Terre Perdute, in cui i governi non sono riusciti a proteggere il popolo dall’avanzata dei morti ed ora sono luoghi desolati e pericolosi, in cui i morti camminano indisturbati.
Del resto del mondo si sa ben poco, ed i più temono che siano solo immense lande di Terre Perdute, altri favoleggiano sull’America, un nuovo paradiso in terra… ma nessuno sa la verità.

Dopo “aver parlato” di cosa ci si deve aspettare a livello d’ambientazione, passiamo al regolamento, innovativo ed intrigante.
La novità principale è che non si usano dadi, né per creare la scheda né per giocare, ma si utilizzano le carte dei tarocchi, sia maggiori (quelli tipici da cartomante) che minori (dall’uno al dieci più tre figure per quattro semi). Per creare la scheda si pesca un certo numero di tarocchi maggiori, ognuno dei quali avrà diverse funzioni: uno indicherà la personalità del Pg (tarocco dominante), uno ne svelerà alcuni aspetti del passato (di cosa si occupava il Pg prima del Giorno del Giudizio?) e quattro daranno una polla numerica da suddividere in quattro gruppi di caratteristiche (mentali, fisiche, sociali, occulte). Poi si sceglie una professione, di solito in base alla zona in cui si è deciso di ambientare la campagna (Sanctum Imperium, Terre Perdute, IV Reich o Soviet); questa fornisce le abilità in cui il giocatore dividerà un certo numero di gradi. Si aggiunge qualche prezioso oggetto d’equipaggiamento, ed in breve la scheda è fatta.

Sine Requie sfrutta un sistema semplice, che con pochissimi calcoli sulla scheda mette a disposizione tutto il necessario per giocare. Si ha un punteggio di caratteristiche (da 1 a 6, all’inizio) da sommare al bonus delle abilità, dato dalla conoscenza in queste (gradi). Il totale è il numero da ottenere con il test, per compiere il quale si estrae una carta dei tarocchi minori, se il numero è uguale o inferiore a quello richiesto la prova è riuscita. Nel caso siano pescate delle figure, ci sono degli effetti particolari, che avranno luogo a discrezione del Cartomante (il narratore della storia). Questo test è semplice come sembra, ma durante il combattimento subisce qualche rallentamento a causa di alcuni conti da fare e del dover pescare un tarocco maggiore per scoprire la locazione colpita, da verificare poi su un’apposita tabella. Il combattimento è realistico e mortale, ma, almeno in un primo momento, potrebbe risultare un po’ macchinoso.
La vera innovazione è nell’uso dei tarocchi maggiori, grazie ai quali un giocatore può descrivere per intero una serie d’azioni (e non una sola e singola all’interno di un round di combattimento) ed il loro scopo finale. Fatto questo, pesca un tarocco, ed in base alla figura uscita, il Cartomante descrive tutte le conseguenze del caso. Alla fine del manuale ci sono vari esempi per ogni figura dei tarocchi maggiori. La parte molto bella è che se un esperto Cacciatore di Morti, pronto e ben armato, si prepara ad uccidere un solo morto che avanza lento verso di lui, con questo sistema non potrà mai perdere, ed anche pescando Il Diavolo o La Torre (due delle carte peggiori) avrà lo stesso abbattuto il nemico (perché era alla sua portata) magari riportando però delle ferite, oppure finendo con l’arma inceppata. In pratica si tratta di un modo intelligente e narrativo di tenere sotto controllo la fortuna, rendendo il gioco più scorrevole.

Oltre a quanto detto ci sono infinite misteri da portare alla luce nel mondo di Sine Requie (basta pensare che nessuno sa ancora il vero motivo per cui i morti non hanno più pace), tutti intriganti e che potranno dare vita a lunghe campagne, in cui l’orrore ed il mistero saranno la portata principale. Un’intera sezione è dedicata ai morti (ad esclusivo uso del Cartomante!), un’altra parla di fenomeni paranormali ed un’altra ancora parla di ferite fisiche e mentali… e dei possibili (ma mai sicuri) metodi per guarirle. Tutto questo aggiungendo la possibilità di giocare in modo ancor meno casuale, creando a piacere la scheda, ed annullando quasi del tutto il fattore “pescare carte”, se si preferisce uno stile di gioco più incentrato sulla narrazione.

Tirando le somme, Sine Requie Anno XIII si è rivelato un acquisto stupendo, un manuale completo e piacevole da leggere, con il sistema dei tarocchi perfettamente integrato con le regole e l’ambientazione. Spesso si fanno lodi immeritate (almeno a mio avviso) a giochi d’italica origine, ma credo che questo sia un caso in cui ogni complimento è meritato. Un plauso a Matteo Cortini e Leonardo Moretti, creatori di questo fantastico gioco, ora pubblicato dalla Asterion Press al prezzo di 30 euro (cartonato, 256 pag, in b/n), che già distribuisce per Sine Requie un apposito mazzo di tarocchi maggiori, dalle bellissime illustrazioni a tema (10 euro).
Voto 8,5.
Pregi
Innovativo e affascinante sistema narrativo unito alla pesca dei tarocchi.
Ottima ambientazione con una bella grafica.
Manuale interessante, con molteplici spunti per le avventure.
Difetti
Mi sono piaciute le "descrizioni" delle varie azioni attraverso gli occhi di chi ci vive, ma avrei gradito qualche dettaglio pratico in più. Mi ha lasciato un senso di vago.
Il combattimento, se a volte piace tirare dadi... ehm... girare carte, rischia di essere macchinoso. Alcune tabelle sono indispensabili da avere sottomano.
Bisogna conoscere i vari significati dei tarocchi maggiori per rendere scorrevole il gioco (se devi ottenere un 6 e fai 5 sai cosa significa, se invece peschi La Papessa le prime volte hai qualche dubbio e rallenti il gioco)

2 commenti:

  1. Il fatto dell'utilizzo dei tarocchi è stato il principale motivo per cui alla fine ho deciso di no prendere il gioco.

    A me piace tirare i dadi, onestamente non riesco a vedermi a pescare le carte a caso per risolvere le azioni.

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  2. Anche io inizialmente la pensavo così ed ero poco convinto della meccanica, e devo ammettere che anche ora faccio fatica a destreggiarmi.Sono però convinto che nel complesso la cosa funzioni bene... bisognerebbe sentire i giocatori!!!

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