martedì 14 giugno 2022

Il muro di Dio

 

La creatura si sta per avventare verso di noi, ma fratello Furio come muro ne ferma l’avanzare colpendola con forza inaudita con il suo expiator. Un arto del mostro viene staccato dal corpo e io e fratello Ludovico abbiamo la possibilità di dirigerci verso l’uscita. Dalla porta da cui è uscita la creatura un gruppo di morti avanza e fratello Gateano si butta contro loro, ma mentre cercava di attaccarli lo fanno cadere e si lanciano contro di lui.

Furio continua a tener testa alla creatura, Gaetano ormai è sotto a una montagnola di morti. Furio resiste a un colpo del mostro che fa trenare anche i muri, ma cade a terra vicino a noi. La bestia si avventa sul nostro baluardo, ma io con le ultime forze accendo l’expiator e lo colpisco, passando con la sega della mia arma, a pochi centimetri dal volto del mio compagno. Ho rischiato di fare a pezzi Furio, ma lui ha il tempo di riprendere la posizione di lotta e avanzare facendo a pezzi l’abomino. Fratello Vasco intanto aiuta Gaetano ad avere la meglio sui morti salvandolo da sicuro soffocamento.

Furio con la sua forza ci ha protetto erigendosi come muro di Dio sui suoi poveri inermi compagni.

La mia gamba e l’inguine di Ludovico continuano a sanguinare. Tenendoci le ferite ci avviciniamo all’uscita. Vediamo sul muro esterno della fabbrica una strana figura umana con ali e testa con grossi occhi da farfalla che ci osserva. L’essere ci fissa e dopo un po’ vola via. Fratello Ludovico sviene e solo l’intervento repentino di fratello Furio, che cuce la ferita sul momento, asportando un testicolo, da la possibilità al nostro compagno di salvarsi la vita fermando l’emorragia . Io me la cavo con una fasciatura stretta.

Gaetano sistema il camion e io e Ludovico ci mettiamo sopra a riposare, il nostro meccanico monta anche l’armamento della moto tedesca sul veicolo in maniera da armarlo per un eventuale scontro.

Furio e Vasco perquisiscono l’edificio. Nella sala dove c’era il tedesco trovano fogli che descrivevano di un fallimento del progetto falena, ma nulla di più. Entrando invece dalla porta laterale esterna, vista prima, accedono ad una cantina, in cui al suo interno veniva tenuto prigioniero un italo francese. L’uomo, che all’apparenza sembrava abbastanza tonto, ci rivela di far parte di un gruppo di banditi chiamati le cicale, che aveva attaccato il camion italiano su cui siamo ora, portandolo alla loro base con il templare che lo guidava. Per divertirsi, però aveva deciso di prendere il camion per farsi un giro ed era stato poi catturato lui stesso a sua volta dai tedeschi e portato li.

Ora abbiamo una pista per trovare fratello Simoncino.

Decidiamo di andare via da Lione e rifugiarci nella chiesa in cui avevamo passato la notte precedente per recuperare le forze.

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