
Qualcosa di quell'individuo lo metteva a disagio: i suoi occhi. Avevano qualcosa di familiare, di già visto, carichi di rabbia e vendetta. Chi era costui che per un attimo era riuscito a metter timore al RE. Il RE non aveva paura di nessuno, tutti lo rispettavano e temevano, eppure quel gracile individuo era riuscito per alcuni istanti a farlo dubitare di questa sua certezza.
Si destò, se così si può dire, dal sonno. La sua splendida regina era lì, vicino a lui, che riposava serena. Finché avesse avuto lei, nessuno poteva sconfiggerlo, tantomeno un falso prete...
Nessun commento:
Posta un commento