Su indicazione di Don Gerardo, la prima
ricerca fu in casa della Contessa Bottero: arrivammo da lei poco dopo
le preghiere del mattino ed ella si presentò in vestaglia (il
maggiordomo ci spiegò che era tornata a letto dopo le preghiere
mattutine), fu molto gentile nell’accoglierci e ci offrì degli
alcolici, che io rifiutai in quanto siamo uomini di Chiesa e non
stavamo officiando Messa. Fratello Emilio osservò che, nel suo caso,
era più “uomo” e meno “di Chiesa”, scolandosi un bel
bicchiere e dando ad intendere che riteneva la vestaglia della
Contessa inutile.
Finiti i preamboli, la Bottero ci
introdusse nella sua enorme biblioteca dopo averci detto che molti
libri erano catalogati, ma altri erano stati comprati in blocco e non
aveva ancora visto quali titoli contenessero. C’erano, in effetti,
alcuni libri all’Indice, ma Mauro vide che quelli catalogati erano
stati segnati come da restituire alla Chiesa.
Trovammo una copia de “Le nove porte
del Regno delle Ombre” nel mucchio dei libri di catalogare, anche
se in una edizione diversa (e più antica) rispetto a quella che
andavamo cercando. Sul momento, eravamo tutti troppo intenti a
resistere alle tentazioni della carne per notarlo, ma mi chiedo come
sia possibile che un libro che, in teoria, si trovava in casa della
Contessa da poco, potesse essere quello annotato sul diario della
Masca.
Uhm... qui masca ci cova....
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