Tutti colpimmo più volte il morto:
Mauro tirandogli addosso il diario, io e le due femmine con le
pistole, ma nessuna di queste armi si dimostrò efficace. Bisognava
combattere all’arma bianca. Fratello Gugliemo riuscì a staccare un
arto, Mauro colpì da vicinissimo con la doppietta a canne mozze,
scarnificando il petto del morto e mancando per una sorta di
intervento angelico Fratello Guglielmo, impegnato in corpo a corpo.
Io colpii al collo, la spada rimase piantata nei muscoli di
quell’orrore e si spezzò. Colpirono anche le due femmine, gli
tagliarono la testa, ma il morto continuava a combattere, con una
forza tremenda: con un pugno, infranse l’armatura di Fratello
Guglielmo e lo ferì, con un colpo ridusse Fanny in fin di vita. Solo
Fratello Emilio non colpì: rientrato nella stanza grazie al coraggio
infusogli dalle mie parole, sbagliò un colpo e tornò a fuggire, ma
questa volta una mano lo afferrò e lo trattenne. Devo ammettere che
non era la mia mano, ma quella del contadino, che si stava
rianimando. Mauro fu incredibilmente pronto a colpirlo con un nuovo
sparo di doppietta, che staccò di netto il braccio che tratteneva il
prode ospitaliere.
Attacchiamo ancora, finalmente un colpo
di accetta decisivo, menato dalla femminea ma non debole mano di
Luisa o Lucia, divise in due il corpo del morto, già decapitato e
senza un braccio: eravamo malconci ma salvi.
Ma è Luisa o Lucia? O_o
RispondiEliminaChiamiamola Luana e tagliamo la testa al mor... ehm pardon al toro!
RispondiEliminaLa testa si taglia sempre alla zebra animale sacrilego
RispondiEliminaOcchio alla zebra... quando ti sembra di averla "matada" lei ti sviluppa la remontada!
RispondiEliminaAntica citazione madrilena! XD