Il viaggio per Creta, con una
galeazza e due galee sotto la guida spirituale mia e militare di Fratello
Ruggero, fu funestato dall'attacco, in pieno Egeo, di alcune creature, simili a
sirene, che divorarono due soldati e fuggirono in mare, senza che ci fosse
possibile controbattere. Così il Signore volle avvertirci di quanto siamo
precari sul questa terra.
Ci avvicinammo a Creta da sud,
presso il porto di Suda, dove ancora si trovano i relitti delle navi inglese
affondate dalla X Mas, in un giorno che ancora alcuni degli Ospitalieri, già
membri della X Mas, ricordano con orgoglio. Sapevamo, infatti, che il grosso
dei nemici, i crudeli pirati Turchi capitanati da un sedicente emulo di Uluch
Alì Pascià, che vorrebbe farsi passare per il redivivo antico generale, ma che
ha dimostrato di aver raziocinio in più battaglie, avevano preso sede a nord,
presso l'isola fortezza di Spinalonga.
Devo riconoscere che in questo
frangente Fratello Giocondo dimostrò che, se era carente a fede, non lo era
quanto ad audacia. Mentre le nostre navi entravano nella rada, un cecchino,
nascosto nel relitto di una petroliera, cominciò a bersagliarci, con grande
precisione. Il nostro fuoco di risposta non riusciva a stanarlo, e aveva già
ucciso tre dei nostri – prontamente fatti a pezzi dai commilitoni – quando
Fratello Giocondo si gettò dalla nave; raggiunse a nuoto la petroliera senza
essere notato dal cecchino, distratto dal Signore e un poco anche dal fitto
fuoco di copertura; si arrampicò sulla paratia della petroliera, cadendo solo
tre volte; gettò una bomba nell'oblò dietro al quale si nascondeva il cecchino.
L'effetto su devastante, e solo
perché Iddio vigila su di noi non ebbe effetti nefasti: la petroliera, che
ancora conteneva residui del materiale
combustibile, prese fuoco. Parte di essa esplose in gran fragore, e se Fratello
Gocondo si era rituffato in acqua e riuscì ad evitare conseguenze, una grossa
scheggia quasi colpì la galea dove avevamo la Santa Barbara.
La via dello sbarco a Creta,
però, era, almeno in apparenza, libera.
...e domani vi pubblico il post del comandante Baracca, preparatevi!!!
RispondiEliminaNon si è mai abbastanza pronti per i post del Comandante Baracca!
RispondiEliminaOddio ancora la volpe dell'Adriatico! Ma adesso siamo nello Ionio!
RispondiEliminaChe dico Egeo! (Si vede che in geografia ero un asino)
RispondiEliminaSiamo in ottime mani! Mi piace anche l'idea di mettere tutti gli esplosivi su una sola nave - che non sia la mia!
RispondiEliminaNessuno nei post ha però riportato il siparietto del "segna" - "scancella"! Uno si impegna così tanto nel fare terrorismo psicologico...
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