Eravamo devotamente immersi nelle
preghiere delle cinque (fortunatamente, Fratello Emilio aveva
ritirato il pupazzo), quando udimmo un brusio provenire da fuori.
Guardammo dalla finestra: era un gruppo di cittadini, dal quale si
fece avanti un messo che mi consegnò una lettera.
Ebbene, anche nei giorni di congedo
avremmo avuto modo di fare del bene! Il padre semplice di Vicus
Novus, padre Beniamino, aveva chiesto l’intervento di un
Inquisitore per risolvere il mistero degli assassinii di cui ci
avevano appena parlato i miei genitori, e Don Gerardo aveva pensato a
me! Il principale sospettato, un certo Elia Toaff (un ex partigiano
che aveva una antica inimicizia con le vittime, tutte ex fascisti) si
era dileguato, ma, secondo padre Beniamino, era un brav’uomo,
incapace di simili efferatezze.
Ad essere convinta della sua
colpevolezza era, invece, la capa degli excubitores del paese (sì,
avete letto bene: una donna a capo degli excubitores!), una certa
Annalisa Gubbiotti, una signora sulla trentina che Fratello Emilio
trovò subito affascinante per motivi che poco riguardavano l’animo
della donna in questione. A suo onore, va detto che la risposta che
diede ai tentativi di approccio del nostro poco pio Ospitaliere fu
quella che tutti avremmo desiderato dare:
- Piacere tuo.
All’osservazione del mio notaio Mauro
(di cui non potrò mai abbastanza lodare la preparazione) che il
nonno di Fratello Emilio era un eroe, ella commentò:
- Notevole, perché in lui ravviso le
fattezze di un criminale.
Ciononostante, Fratello Emilio, al
grido di “Chi disprezza compra!” si convinse di aver colpito la
bella lombrosiana. In effetti l’aveva colpita, ma non come sperava.
Ad ogni buon conto, giusto il tempo di
prepararci e fummo pronti ad iniziare le indagini. Devo, però,
registrare un fatto increscioso: quando io e Mauro tornammo da un
breve colloquio con padre Beniamino, trovammo le due femmine e il due
Ospitalieri intenti a confabulare tra loro. Ebbi la chiara
impressione che si interrompessero al solo vedermi, come se avessero
segreti nei miei confronti. È una pessima e sacrilega idea avere dei
segreti verso un Inquisitore: dovrò accertarmi di questo aspetto.
Basato sull'avventura di Nicolò Spiriti
Ciao Kuduk!
RispondiEliminaQuando la narrazione sarà finita l'avventura sarà resa disponibile?
L'avventura di Nicolò (cioè io) è già disponibile sul sito della Serpentarium alla sezione download, col nome Vecchi Rancori
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