Quei pochi morti che ci avevano attaccato, benché feroci,
non erano che una prima avvisaglia di quanto avremmo trovato sul suolo di
Malta. Quando quelle fighette dei Templari hanno liberato il suolo italico dai
morti avranno fatto anche un egregio e meritevole lavoro, ma scommetto che non
trovavano simili difficoltà: morti e vivi che combattono assieme contro di te.
Ci vogliono eroi, veri italiani in questi casi.
Avevamo appena fatto a brandelli i morti che ci avevano
abbordato, quando cominciarono i cannoneggiamenti. E già questo puzzava: i
morti, anche quelli cattivi, attaccano, graffiano, mordono, sbranano, a volte
usano l'arma bianca, ma non cannoneggiano, e se li tieni a distanza puoi farli
a pezzi serenamente. I vivi, invece, ti attaccano da lontano. Oppure lo fanno
quei morti quasi leggendari, che nessuno vorrebbe mai incontrare.
E anche i morti normali non sono semplici da incontrare.
Ad ogni modo, dall'isola ci cannoneggiavano, e nonostante la
nebbia anche con una certa precisione: un colpo fortunato, anzi, centrò in
pieno la poppa, causando diverse vittime e, tra l'altro, colando a picco il
segnalatore con il quale avremmo dovuto, entro dieci ore, segnalare ai nostri
compagni ancora al largo di non cannoneggiarci. Un bel problema. Ora diventava
vitale prendere la piccola fortezza: solo da lassù, sosteneva Ruggiero, avremmo
potuto segnalare la nostra posizione con bandiere, non appena si sarebbe
diradata la nebbia.
Calammo le scialuppe, e fui io che, forte del mio istinto di
veneziano, le guidai sicuro alla costa. Sbarcammo, e già si stava preparando il
comitato d'accoglienza: uno stuolo di morti avanzava davanti, desideroso di
calmare la grande fame dei defunti, e nel frattempo dai lati dei soldati
inglesi ci sparavano addosso.
Sapevo che questa razza d'Albione fosse infingarda e debole,
ma non pensavo che fossero così abbietti da allearsi con i morti, con coloro
che si nutrono di carne umana. Non tutti, del resto, hanno l'italica forza, e,
ad essere obiettivi, qualcosa non andava: i morti che avanzavano verso di noi
erano molto più vicini agli inglesi, quindi agivano in barba all'istinto che
porta tutti i morti ad attaccare il vivo più vicino.
Chiaro come il sole che c'entrava l' “emissario di Satana”,
come lo chiamava Fra Novella. O un morto dei peggiori, come traduciamo noi –
lontano dalle orecchie degli Inquisitori.
Io, Ruggiero e altri intrepidi ci siamo gettati nella
mischia, a spaccare un po' di membra a quei morti, mentre le pallottole dei
soldati vivi fischiavano attorno e – qualche volta – aprivano fiori rossi nelle
teste di noialtri. Nel frattempo, però, Raffaello con un pugno di uomini
compiva un'azione aggirante, e quando Fratello Raffaello, fra i migliori della
scuola Folgore, si mette a sparare da posizione favorevole, beh per chi si trova
sotto tiro c'è poco da stare allegri.
In breve, prendemmo la piazza e creammo una testa di ponte
sull'isola. Per aggiunta, avevamo catturato vivi alcuni prigionieri, uno dei
quali ci rivelò che vivi e morti vivevano fianco a fianco sotto la guida del Colonnello
inglese, o meglio del suo cadavere senziente e dotato di enormi poteri. Non
erano, però, moltissimi: centocinquanta circa, una truppa alla nostra portata,
e solo alcuni nella rocca vicino a noi.
Fu Fratello Raffaello a mettere fine alle pene terrene del
prigioniero, al grido di “sono contro la violenza”, chiosato da un colpo di
pistola in piena faccia. Non male, visto che l'alternativa era seppellirlo
nella sabbia con la sola testa fuori, in attesa dell'alta marea (pessima idea,
quando uccidi qualcuno è sempre meglio essere presente alla morte per farlo a
brandelli, se poi devi tenere il posto).
La fortezza era unita alla terraferma solo da uno stretto
ponte, che però, come verificammo, non era minato ed era abbastanza mal difeso:
in breve, con la copertura dei mortai che mise in fuga i difensori, arrivammo
alla porta della fortezza, l'aprimmo e...ci si parò davanti la vera
difesa.
Un gigante. Una sorta di Ruggiero(Celestino si addice di
più) in armatura da Ospitaliere, però morto e diventato un Atrox. Nonostante il
ferro, si muoveva con estrema agilità, e fracassava crani ed elmetti con
facilità impressionante. Provammo a sparargli, ma era inutile: alla fine,
capimmo che dai capi la truppa si aspettava l'atto eroico, così io, Fratello
Ruggiero e Fratello Raffaello ci gettammo nella mischia all'arma bianca, mentre
gli altri parte avanzavano e prendevano la rocca senza incontrare altri grossi
ostacoli, parte ci rifornivano di spade, dopo le che le nostre (ben tre!)
rimanevano piantate nel mostruoso Ospitaliere, senza minimamente infastidirlo.
Alla fine, ringraziando il fabbro che aveva forgiato le
nostre armature e l'arrivo di Fratello Giocondo, riuscimmo ad avere la meglio
del mostro, riportando ferite in fondo lievi.
La piccola fortezza era nostra.
Rimaneva quella più grande, dove si nascondeva il Colonnello
con il grosso della truppa.
Sì però mi aspettavo un racconto dello scontro con l'Atrox ospitaliere più dettagliato... è durato 20 minuti...
RispondiEliminaAttendo il resoconto di Alex nelle: "Le Imprese di Ruggiero" ;-)
Oh, per noi è stata poco più di una bagatella, di una scazzottata fra amici.
RispondiEliminaCaspita Jacopo ti sei calato nella parte: sembra di sentire i vecchi resoconti di guerra trasmessi per radio al tempo del regime, lo stile è quello, con frasi del tipo "La canaglia Anglo-Non morta è stata punita dall'italico manganello del Sanctum Imperium" oppure "Presto il vile Colonnello conoscerà il sapore dell'olio di ricino benedetto!" Adesso attendo il resoconto di Ruggiero per sentire che stile utilizzerà lui!
RispondiEliminaMr Mist, posso usare "La canaglia Anglo-Non morta è stata punita dall'italico manganello del Sanctum Imperium" nel prossimo post, vero? E' fantastica e...in generale mi hai dato un bello spunto sulla strada da seguire! :)
RispondiEliminaDel resto, Orlando è un ex fascista, ma non tanto perché abbia mai creduto nel regime, quanto perché farebbe qualsiasi cosa per accrescere l'italica gloria! :)
Ma certo che puoi Jacopo mi fa molto piacere! Anzi se hai Sky sui canali History ci sono molto spesso documentari sulla II Guerra Mondiale (WWII), lì capita spesso di beccare dei filmati propagandistici dell'epoca con cui ti puoi ispirare, ed il tenore è proprio simile a quello delle frasi che ho scritto (e che il tuo post mi ha fatto tornare in mente) a volte sono persino quasi esilaranti, anche se in quel periodo c'era poco da ridere. Quanto ad Orlando, Raffaello, Giocondo e Ruggiero presto grazie ai vostri post potrò conoscerli meglio e capire molto delle loro idee e motivazioni, anche se poi quando pensi di conoscere bene qualcuno succede qualcosa che ti fa cambiare decisamente idea (vedi Celestino)!
EliminaQuesto Orlando durerà poco...peccato!!!
RispondiEliminaSto aspettando che la giornata finisca per scrivere il "diario" del Ruggio, ma sinceramente devo consultare il nostro illustre cartomante per definire alcuni tratti del carattere del personaggio. Con Celestino mi sono divertito molto a creare una situazione dove da integerrimo uomo di fede, man mano le situazioni che affrontava accrescevano i suoi dubbi sulla fede e la chiesa ed il suo "tormento" scaturiva nel tradimento finale. L'unica cosa che so di sicuro è che il personaggio è di origine romane, quindi mi sbizzarrerò ad utilizzare la classica espressività dei romani!
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