Ci svegliamo dopo una notte di sonno
fin troppo rilassante: ci sveglia fratello Emilio, che porta un
vistoso foulard che lo fa sembrare una mondina e che sostiene di aver
vegliato tutte quelle ore per permetterci un riposo migliore.
Credibile come un luterano, ma non ho prove per smentirlo, così
decido di lasciar perdere e di tenerlo d’occhio. Intanto, è
tornata dalla ricognizione notturna anche Linda o Luisa, la quale mi
conforta dicendo che i miei genitori sono in salute e aggiunge che le
guardie erano in allarme, come se temessero un attacco.
Non abbiamo ancora finito di discutere
su come agire, né di decidere se la braciolata di cavallo sia adatta
alla colazione, quando sentiamo bussare gli uomini del cambio. Come
giustificheremo i morti? Saranno onesti, o anche loro vorranno
ucciderci? Sentiamo che sono inquietati dalla strage dei cavalli,
fratello Emilio prova a calmarli urlando, da dentro, che c’è stata
un’epidemia di febbre da cavallo, ma le sue parole non hanno
effetto. È Laura o Luana a trovare le parole giuste, anche in veste
di collega: alla fine, il capo del gruppo, un certo Andrea Ghignone
(un buon uomo, ma forse un po’ ingenuo) si convince e ci accompagna
in città, da padre Beniamino, al quale raccontiamo tutto.
Il buon prete è incredulo, freme al
pensiero che dei suoi parrocchiani possano aver sparato ad un
Inquisitore, così andiamo a cercare la Gubbiotti, ma la nostra
sospettata non è in casa. Forse è fuggita, ma la valigia, quasi
pronta, è abbandonata per terra e, nella stanza da letto, troviamo
segni di colluttazione: che sia stata rapita da un “amico” che
temeva di essere coinvolto? Dalla libreria, piena di libri al limite
dell’eresia, mancano alcuni volumi, così come manca il necessario
per scrivere.
Torniamo all’ufficio degli
excubitores e torchiamo (solo metaforicamente) gli agenti che avevano
ricevuto ruoli dalla Gubbiotti: sembra che le abbiano semplicemente
ubbidito in cambio di favori, così ci limitiamo a rimuoverli dal
loro ruolo e ad assegnare loro un congruo numero di frustate.
Purtroppo, non possiamo indagare oltre: la cosiddetta licenza è
finita e dobbiamo tornare a Torino. L’ultima notizia che abbiamo è
che la Gubbiotti è stata vista, stanca e con alcuni graffi, al posto
di guardia verso La Loggia, in piena notte: era a cavallo, ma si è
allontanata subito.
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