domenica 26 febbraio 2012

Il grande tradimento


Vago ramingo e cieco per le Terre Perdute, e per fortuna che Joaquin è ancora con me, e sta guidando me e il nostro prezioso fardello verso sud, verso i confini del Sanctum Imperium dove saremo sicuri.
In fondo, non mi posso lamentare di quanto è accaduto: è una giusta punizione perché solo nel Signore dobbiamo riporre fiducia, mentre io l'ho erroneamente riposta anche nell'uomo, per sua natura corruttibile. Avrei dovuto aspettarmelo da chi è parte di una aggregazione che si nasconde dietro ad una croce per perseguire i propri scopi di potere, una aggregazione (indegna del nome di Ordine) che già una volta è stata dichiarata eretica, idolatra e sodomita, e quindi sciolta come i Templari. Ed invece mi sono lasciato fuorviare dall'apparenza di virtù del traditor Celestino.
Ora, inetto alla vita, avrò tempo per meditare, e spero che Sua Santità sia così accorto da prendere provvedimenti contro la serpe che Santa Madre Chiesa coltiva nel suo seno.

Del resto, già il giorno di ieri era stato presago di tradimento, allorché l'infame Adolf, dopo aver fatto pubblica ammenda e avendo falsamente dichiarato pentimento per salvarsi dal rogo, ci ha abbandonato non appena  ne ha avuto occasione, lontano dalle leggi Sante del Sanctum Imperium che lo avrebbero condannato a morte, alla ricerca del fantomatico Regno del Godi Godi, quanto di più peccaminoso si possa immaginare. Così, perderà la sua anima: una nuova riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, che l'atto più misericordioso, quando si incontra un peccatore, è arderlo dopo il suo pentimento, altrimenti ricadrà nel peccato e sarà poi vittima del fuoco eterno.
Io, il traditore Celestino e Joaquin siamo dunque giunti al villaggio dell'aragosta, dopo aver concordato sulla fiducia con Celestino (ah! Quanto già ero cieco nel confidare nell'onore di un uomo di tal fatta!) di consegnare insieme la Bomba Atomica e il Graal nelle mani di Sua Santità.

Qui fummo immediatamente circondati da bimbi (vivi) che mostrarono di riconoscere Celestino e lo chiamarono Maestro, invitandolo ad entrare nell'unico edificio intatto, un maestoso palazzo. Li seguimmo su per una scalinata, in una stanza nella quale – con nostro grande stupore – ci aspettava Heinrich, il clone di Adolf e di Otto.
Egli dimostrò poteri incredibili: con un semplice gesto gettò, senza toccarlo, Joaquin fuori dalla finestra (per fortuna lo sventurato non morì), mentre raggelò il mio corpo, impedendomi di muovermi, di attaccarlo come di mettermi in salvo. Raccontò poi una storia agghiacciante: la responsabilità della blasfema resurrezione dei morti sarebbe stato proprio di Celestino, e in misura minore di Henirich. Heinrich, che sarebbe poi stato, a dar retta alla sue farneticazioni, nientemeno che Jaques de Molay, ultimo Gran Maestro dell'ordine, e Celestino invece Arnaldo di Villanova, un noto alchimista dell'epoca, entrambi sopravvissuto al tempo.
Celestino avrebbe messo a punto e lanciato un rituale, il Sine Requie, che avrebbe portato i morti a riprendere vita: l'intenzione, a dire il vero, non era malvagia (in origine), in quanto si voleva così creare un'armata invincibile da opporre agli infedeli, ma evidentemente gli sciagurati non si erano posti il problema di controllare i morti redivivi. Di fatto, De Molay – Heinrich si sarebbe sottoposto ad un “rito individuale” che lo avrebbe reso una sorta di morto vivente senziente e dotato di poteri magici, mentre Celestino, lanciato il Sine Requie, sarebbe stato sbalzato nel nostro tempo, privo di memoria. Anche i Tre Angeli, antichi templari, avrebbero avuto lo stesso trattamento, e avevano “protetto” Celestino, pur odiandolo, con lo scopo di arrivare ad Heinrich.
Sarebbe stato meglio ucciderlo: di certo avrebbero trovato Heinrich ugualmente, troppo quell'uomo aveva intrigato nei secoli.
Ma il Sine Requie era rimasto latente: ci voleva una carneficina senza precedenti a scatenarlo, e quella fu la Seconda Guerra Mondiale.
A sentire quel racconto, Celestino diede mostra di ritrovare la memoria (o forse anche lui ci aveva usati per arrivare dal suo alleato?), e soprattutto che il “pentimento” che lo aveva portato nell'Ordine dei Templari era del tutto fittizio, perché sempre nel cuore anelava al potere e ai beni terreni.
Tale fu la sua crudeltà che non esitò a estirpare e me, a Novella, compagno di tante avventure cui già doveva la vita, l'ultimo occhio sano, solo perché non potessi ritrovare il nascondiglio di Heinrich e, oramai, suo. Evidentemente sapevano che non avrei potuto tollerare una simile aberrazione: se anche l'intenzione di creare un esercito contro gli infedeli era stato non biasimevole, e se anche gli effetti non erano stati negativi, perché solo grazie al Sine Requie la Santa Chiesa era tornata agli antichi fasti, mentre oramai troppi uomini perdevano la fede, non si poteva oramai tollerare la presenza di questi crudeli e traditori, che ora volevano vendicarsi contro la Chiesa stessa per la giustissima soppressione dell'Ordine Templare, nel 1314.
Non fu Heinrich a cavarmi l'occhio, a suo dire perché era un morto e siccome io avevo con me un frammento della Vera Croce i morti non potevano toccarmi, in realtà per mettere alla prova la fedeltà di Celestino.
Non potei reagire, bloccato da un potere mentale: senza dubbio quell'Heinrich aveva poteri magici, e se anche si poteva dare scarsamente credito alla sua storia, era pericoloso.

Poi mi lasciarono andare, affinché portassi alla Chiesa notizia della loro storia. Per fortuna mi lasciarono la Bomba Atomica( l’innesto, ndr), garanzia di salvezza per il Sanctum Imperium, a dimostrazione che Iddio volle punire me, per aver avuto fiducia negli uomini, ma non volle che la mia punizione danneggiasse la Santa Madre Chiesa, e di questo dobbiamo renderGli grazie.
Spero che, se veramente le bombe atomiche debbono servire a salvare il Sanctum Imperium, la prima sia lanciata sui suoi nemici più fieri, che qui risiedono, e per questo mi adopererò.
Heinrich e Celestino mi diedero un cane come guida, ma per fortuna mentre mi allontanavo incontrai Joaquin, miracolosamente sopravvissuto alla caduta, e con lui mi avviai verso Avignone.

Che Iddio abbia pietà dei giusti, e perda i traditori ed i malvagi.

11 commenti:

  1. Miracolosamente sopravvissuto eh... Eymerich era così ottuso.

    Con la spiegazione del sine requie questo gioco però per quanto mi riguarda ha perso il 50% del suo fascino.

    Onestamente io non avrei mai dato ai miei giocatori una spiegazione dell'esistenza degli zombie. IMHO gli zombie dovrebbero essere e basta... e purtroppo arriverà un giorno in cui alla fine resteranno solo loro. E solo questione di statistica.

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    1. Errata corrige Eymerich non era così ottuso.

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    2. Sì, concordo, gran parte del fascino di questa ambientazione sta nel mistero del risveglio, che spero non abbia mai soluzione. Del resto, come scritto oltre, questa è solo un'interpretazione di due folli presi da smanie di grandezza...

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  2. Bhè magari il rito non è la soluzione, ma solo una parte di essa. O meglio ancora, l'unica soluzione disponibile con i dati in nostro possesso! Del resto prima di molte scoperte le soluzioni ad alcuni "misteri" erano affidati alla fede o alla magia!

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  3. Ursha, ma se il rituale in realtà non avesse funzionato e non fossero stati loro a dare il via al Sine? infatti continueremo su IV Reich!!!
    inoltre sia Celestino sia Heinrich si aspettavano un altro avvenimento del rituale, che siano fuori strada???
    ai posteri l'ardua sentenza!!!

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  4. Che colpaccio di scena, beh forse il finale non è proprio un happy end, però comunque meglio di un T.P.K.
    E comunque questa secondo me (e parlo da profano)il rito è solo una parte della faccenda, non so ho questa sensazione!

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  5. nei prossimi mesi ci dedicheremo al IV reich e se ne vedranno delle belle... vi saranno molti retroscena legati a questa avventura!!!!!

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  6. Come ho scritto nel post, secondo Novella a questa storia si può dare scarsamente credito: lui pensa piuttosto che Heinrich e Celestino abbiano sì compiuto dei riti magici, ma sopravvalutino l'efficacia del loro rito (un singolo rito che abbia effetti così enormi a distanza di secoli è inverosimile anche nella finzione). Certo, può darsi che il rito abbia solo aperto la porta a potenze che si sono lentamente diffuse nel mondo fino a dominarlo...
    Ciò non toglie che i due siano potenti e pericolosi, per questo vuole eliminarli.
    E Jacopo è d'accordo con Novella :)

    PS: che vuol dire T.P.K?

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  7. vuol dire quello che vi meritate Total Party Kill!!!

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  8. Beh, quello l'avevamo già avuto a metà avventura :D

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