martedì 18 giugno 2024

Un passo indietro

 Che ci faccio qui, oggi, dietro le linee tedesche di un'Europa in mano ai mangia-crauti? La storia inizia un anno e mezzo fa. Volendo fare una sorpresa alla mia ragazza vado a trovarla senza preavviso, per scoprirla tra le braccia di quel mangia-spaghetti del fornaio Tony Trombin. Sapendo che da li a poco sarebbe andato a lavorare, ho avuto la folle idea di prendere della benzina per dare fuoco al suo forno. Lo sapevate che nelle giuste condizioni la farina è altamente esplosiva? Nemmeno io lo sapevo. Va quindi a finire che ho fatto saltare in aria un intero isolato, e senza nuocere al fornaio infame che evidentemente si era attardato ad andare al lavoro per concedere una "seconda lievitazione" alla mia ragazza. Cornuto e braccato cambio velocemente stato per poi sparire nella macchina dell'esercito: eccomi quindi caporale nella 101 compagnia aviotrasportata “Dog” ad intraprendere l'operazione Overlord spianando la strada allo sbarco alleato nella fortezza Europa. Pensavo ancora a quell'odioso Tony ed al seno sporco di farina della mia "Maryjane" ma mentre mi si iniettano gli occhi di sangue ecco accendersi la luce rossa nel buio dell'aereomoblie. "Tre minuti al lancio!" "Agganciare moschettoni alla linea vita!" "Assicurate il carico!" Il plotone ascolta terrorizzato le mie istruzioni, non ci spaventa il lancio, siamo addestrati, ma quello che potremo trovare a terra. La contraerea ci da il benvenuto, l'aereo sobbalza, i colpi si fanno più vicini, non c'è tempo di aspettare luce verde "Lanciarsi, lanciarsi, lanciarsi" "Ricordate l'addestramento e tornerete a casa vivi!" Faccio appena in tempo a lanciarmi io quando un colpo di 88 centra l'aereo accendendolo come un fuoco d'artificio, il mio plotone non ha nemmeno avuto il tempo di pensare a con che frase di merda li ho spronati. Molti altri aerei vengono abbattuti, giunto a terra mi accolgono angoscia e desolazione. Nell'oscurità riesco a raggrupparmi con altri sotto-ufficiali i cui comandi hanno avuto il mio stesso destino: Daniel Jackson, caporale cecchino, esula dallo stereotipo dello sharp shooter glaciale e defilato, mi sembra teso come una molla e sempre in prima fila quando c'è da ricevere un incarico, ma anche ben intenzionato a portarlo a termine. John M
iller, un tenente medico, questo si che è culo, se non potremo scansare le pallottole avremo un cazzo di chirurgo di prim'ordine a rattopparci e non uno di quei medici improvvisati con pochi mesi di addestramento al punto croce. Adrian Carpazo, mangia spaghetti sergente maggiore che sembra portare più in braccio che a spalla il suo bazooka "Mosé" con cui sembra avere un legame così morboso da rasentare la para-filia e la mano sporca di magnesite, forse per meglio imbracciare il suo cannone ma che mi ricorda la farina sulle mani di Tony “figliodellamerda” Trombin. "Beh siamo solo noi? Muoviamoci, ho visto un paracadute scendere laggiù a sudovest. In marcia" sussurra il sergente mentre indica il sudest. Figo... poche idee e pure confuse, ma forse è meglio se non pensa troppo: sbruffonaggine e troppe idee sbagliate portarono alla disfatta di Little Big Horn, e questo Carpazo non mi sembra certo umile


giovedì 13 giugno 2024

Nel centro dell'azione


Sembra di essere all'inferno, ma almeno mi sta passando dalla mente l'immagine del fornaio Tony Trombin che "lievita" tra l gambe di quella che sarebbe dovuta diventare mia moglie. Sono con il sergente maggiore Carpazo ed un soldato raccattato per strada su di una Jeep con cui ci stiamo avvicinando sotto alla linea di tiro di due 88, avremo dovuto attirare il fuoco delle mitragliatrici a difesa della batteria mentre Jackson, il DOC Miller ed altri 5 soldati raccattati per strada, dovranno neutralizzare le artiglierie e buona parte dei crucchi prendendoli da dietro, o almeno così aveva pianificato il saggio capitano Webster, risibile che che quando scoprii la mia donna a letto con Tony, anche lui la stesse prendendo da dietro . Rumori di mine dietro alla postazione nemica lasciano intendere che il piano del capitano è saltato, non resta che fare un assalto frontale. Carpazo imbraccia il suo bazooka "Mosé" e manca i bersaglio rivelando la nostra presenza: subito ci piove addosso una valanga di piombo, che centra la testa della carne da cannone che ci accompagna, bisogna fare qualcosa. Faccio ribaltare la jeep col pianale verso il nemico a farci da scudo, siamo coperti e potremo rispondere al fuoco. Nell'attesa che quel Carpazo centri un colpo con la sua mano fastidiosamente infarinata come quella di un panettiere italo-americno che si fotte le donne degli altri penso che se vogliamo uscirne vivi è meglio fare qualcosa, prendo una granata e faccio per lanciarla quando il carne morta mi afferra per un braccio, eppure gli hanno bucato il cranio!? "Ma muori male Tony di merda!" Così grido mentre gli ficco la granata in bocca e gli copro la faccia col mio elmetto. Miracolosamente sia io che il capitano scambiamo alla deflagrazione, mi graffio un dito, ma sticazzi, invece il botto ha messo un po' di pepe al culo al nostro Sergente maggiore mangia-spaghettti che finalmente fa cantare il profeta Mosé per poi ordinare una prudente ritirata. Non c'è da scherzare con questa storia che i morti tornano in vita: entrambi gli eserciti pensano sia una diavoleria del proprio nemico ed ordinano di ripiagare. Noi veniamo da nord, ma avranno massacrato migliaia di persone sulle spiagge della Normandia, meglio ripiegare a est di Calais, defilati, ma vicini al mare che potrà riportarci oltre la manica, magari anche a portata della resistenza francese. Trovata una casa abbandonata sperduta tra i campi ci accingiamo a riposarci, ma a me tocca il primo turno di guardia e così i pensieri tornano a fluire in me