Ho sempre sostenuto che il rogo sia il modo migliore di
redimere gli infedeli e gli eretici, ed il Signore ha voluto darne una conferma
anche agli increduli: abbiamo arso lo scellerato Fratello Giocondo, e subito è
comparsa la sua copia perfetta nell'aspetto, simile nello spirito, ma animata
da spirito e zelo cristiano! Come non si può scorgere il disegno divino in ciò?
Fratello Ruggero avrebbe addirittura voluto uccidere
Drakonis Papadopulus, il messo che Minosse ci aveva mandato per chiederci di
andare da lui, nella sua città assediata, a discutere di pace; ma poi le sue
parole illuminate, la sua professata fede cristiana, la sua volontà di
rovesciare il pagano ci convinsero. Certo, avrebbe dovuto scegliere il
martirio, come ogni buon cristiano, invece di piegarsi ai riti pagani imposti
dal tiranno dell'isola, ma allora non era ancora redento, redento dal rogo del
suo alter ego – perché non può non esserci un legame fra i due. Io decisi
addirittura di benedire il coltello di Drakonis, per testimoniare la sua nuova
vita fra i fratelli in fede.
Fratello Ruggero nutriva qualche diffidenza, del tutto
giustificabile sul piano bellico, mentre Antonio Maria Accobelli addirittura
fornì di nascosto un fucile a Drakoins, come fu scoperto da Matteus durante il
viaggio verso Cnosso.
Benché Drakonis avesse parlato di un passaggio segreto (che
sarebbe poi l'antico Labirinto, a suo dire ancora abitato dal Minotauro –
probabilmente il frutto di qualche blasfemo rito magico), decidemmo di entrare
in Cnosso dalla porta principale, come ambasciatori. In verità, avremmo voluto
chiedere a Minosse di uscire, ma – com'era prevedibile – rifiutò. Decidemmo di
entrare lo stesso, in dieci, pur fiutando una trappola: Minosse, però, non
considerava che Iddio era con noi.
Io, Fratello Ruggero, Lotar Matteus (ora nominato secondo),
Antonio Maria Accobelli e Drakoins fummo ammessi alla presenza di Minosse, dopo
aver lasciato le armi da fuoco all'ingresso della stanza. Il tiranno pagano
sedeva su un trono posto al vertice di una scala, alla cui base era incatenato
un essere mostruoso, mezzo uomo e mezzo toro. Intorno a lui, oltre ad alcune
guardie, danzavano donne lascivamente abbigliate. Ciò che più attrasse la
nostra attenzione fu, però, la maschera con cui Minosse si copriva il viso: recava
impressi gli stessi segni che avevamo trovato sul medaglione che serviva a
controllare i morti, e subito capimmo che era tramite essa che tutti i morti
dell'isola erano tenuti sotto controllo. Distruggerla avrebbe provocato il
caos, anche per le vie della città, vigilate da morti e – come avevamo notato
percorrendole – in gran parte minate per scongiurare un attacco.
(A dire il vero, non escludo che per qualcuno di noi ciò che
più attrasse l'attenzione fossero le donne lascivamente vestite.)
Minosse, in realtà, non voleva parlare di pace, ma di
corruzione: ci offrì donne avvenenti e ricchezze purché lo lasciassimo sul
trono, ma noi siamo vincolati al voto di castità e povertà, e non avremmo
saputo che fare di quelle offerte. Fratello Ruggero rifiutò fieramente: l'unica
offerta possibile era la resa in cambio della vita di Minosse stesso.
Di fronte alla nostra fermezza, il folle tiranno, come
dimentico dell'assedio, volle provare ad ucciderci, scatenando il Minotauro e
le sue guardie, ma noi eravamo pronti a tale evenienza, ben conoscendo
l'infingardia che alberga nel cuore degli infedeli, e reagimmo. Io lanciai con
precisione il mio rosario (che conteneva una granata NdA) contro Minosse, ma
uno dei suoi schiavi fu pronto a lanciarsi davanti a lui, finendo sbriciolato
in sua vece. Intanto, Fratello Ruggero si occupava del Minotauro: benché
intontito da un poderoso pugno della bestia, forte al punto da spezzargli
l'elmo, riuscì a reagire con un memorabile colpo di spadone che recise di netto
la testa della creatura. Minosse, compreso che in me albergava la protezione
del Signore e certo impaurito dallo Stocco Pontificio che pendeva al mio
fianco, provò ad eliminarmi, probabilmente considerandomi il più pericoloso.
Provò a lanciarmi una delle sue maledizioni, ma nulla possono le magie blasfeme
contro chi è benedetto dal Signore: riuscì giusto a bruciarmi gli abiti,
lasciandomi ignudo (promemoria: la prossima volta, benedire anche gli abiti, o
almeno le mutande).
Intanto, Drakonis si era allontanato con un scusa, e
compariva portandoci le armi da fuoco: Antonio Maria Accobelli imbracciò il suo
San Michele Mitragliere e con una raffica precisa spezzò maschera e testa di
Minosse. Improvvisamente, i morti di guardia cominciarono a trascinarsi privi
di volontà come simplices, e non ci fu difficile sopraffarli. In breve, io con
il mio Stocco e Fratello Ruggero con il suo spadone avemmo definitivamente la
meglio sul Minotauro.
Non ci fu bisogno di lottare con le guardie ed i soldati:
anzi, illuminati dal Signore, gli uomini e le donne di Creta furono ben lieti
di poter abbracciare la veda Fede, di abbandonare la pagania e di soggiogarsi
all'illuminata guida del Sanctum Imperium. In breve, la città fu anche libera
dai morti.
Ancora una minaccia incombeva però su Creta: quella dei
pirati Turchi acquartierati in Spinalonga. Stando a quanto Drakonis aveva
origliato da alcune guardie, essi erano d'accordo con Minosse per aggredire le
nostre forze nottetempo, ma la mattina venne senza disguidi: forse, attendevano
un segno.
Di certo, per liberare del tutto l'isola avremmo dovuto
affrontarli presto. Intanto, però, la bandiera della Santa Croce sventolava su
Cnosso, sulla nostra fortezza, su tutta l'isola. Era tempo di una grande Messa
celebrativa, per ringraziare Iddio della conquista.
ultimo post dell'anno... la conclusione dell'assalto a Creta!!!
RispondiEliminaDevo fare una correzione.
RispondiEliminaMinosse lo ha ucciso Drakonis con il fucile di Lotar.
Ma il Minotauro prima è stato decapitato e in un secondo tempo lo hanno finito ruggero e l'inquisitore?
RispondiEliminaqualcosa non mi quadra
il minotauro presente a Creta era un esperimento fallito del dottore "greco" ed era un morto. Quindi Ruggero dopo aver subito ingenti ferite è riuscito con un mega lancio a decapitarlo e poi avere la meglio sul resto del corpo... don matteo nudo, ha invece affrontato Minosse in persona con scarsi risultati!!!
RispondiEliminaSolo che sai come è fatto don Matteo, lui lancia anatemi ovunque ma col suo Stocco pontificio non fa mai nulla di buono!!! insomma è uno sborone!!!
EliminaRuggero spacca!
RispondiEliminaInfatti mi hanno lasciato il minotauro senza che a nessuno sia venuto in mente che avrei potuto aver bisogno di una mano...
Grazie amicicici!